Il Palazzo del Castello di Buda

Da Budapest - Ungheria


Il Palazzo del Castello di Buda

Da un antico detto italiano " Tutta l'Europa ha tre perle, tre città: Venezia sulla acqua, Buda sui monti e Firenze sul bassopiano ... "
E' facile capire l'incanto del cronista nel Medio Evo: l'Ungheria nei secoli XV- XVI è un potere economico, politico, militare e questo paese ricco ha un capitale magnifica.
Nel Duecento, nell'epoca del re Bèla IV, fu cominciata la costruzione del castello, continuata poi da Luigi il Grande e Sigismondo di Lussemburgo; Il Palazzo sarebbe arrivato alla sua età d'oro durante il regno di re Mattia, grande sovrano del Rinascimento. La sala delle cerimonie del palazzo Friss costruito da Sigismondo, la cosidetta - sala romana - aveva affascinato i visitatori con il suo spazio interno lungo 100 passi e largo 25.
Il re Mattia fece rinnovare e ampilare la dimora dei suoi predecessori con un fasto ammirato da tutta l'Europa. Davanti al palazzo Friss fece elevare una grandiosa scala d'onore in marmo rosso con candelabri in ambedue i lati. Intorno al castello fece erigare delle statue in bronzo, la fontana del cortile venne decorata dalla statua di Pallade Atena. Nella cappella del palazzo suonava l'organo, già molto raro in quell'epoca, e il re vi fece sorvegliare le reliquie di San Giovanni g'Elemosina portate da Bisanzio, acquistate dal sultano ottomano. I pelegrini visitavono spesso la bara del Santo.
Gli appartamenti realio furono trasformati da numerosi maestri italiani, tedeschi e ungheresi. Le magnifiche sale furono ornate da camini di marmo bianco scolpito, da cornici di dorta in marmo rosso, da piastrelle portate da Faenza, da soffitti a casettone e da arazzi. Accanto alla camera da letto del re trovò posto meritatamente la Biblioteca Corviniana di Mattia di fama mondiale. Su un arco della sala della biblioteca venne dipinto l'immagine del cielo trapunto di stelle proprio in quella costellazione in cui i pianeti si trovavano al momento della nascita di Mattia. Il soffitto dorato della vicina sala del trono, furono ornati da stemmi rinascimentali. Sull'ala danubiana si trovava l'osservatorio riccamente fornito. Il grande sovrano fece erigere sul lato occidentale il cortile di Marmo circondato di giardini bellissimi per il riposo. Fra il Castello e la Città fluviale si costrui una grande scala e l'acquedotto conduceva al Castello l'acqua delle sorgenti del monte Libertà.
Dopo quest'epoca la residenza medioevale dei re ungheresi ebbe una storia molto burrascosa. Venne distrutto dai Turchi, bruciata dagli incendi, le mure furono demoliti dai bombardamenti, i suoi tesori vennero rubati e dispersi. Quello che pure ne è rimasto venne distrutto al tempo della riconquista del 1686.
Un rifioramento si avvio nel Settecento. Per Maria teresa si elevò un grandioso complesso di edifici alla metà del secolo XVIII. Questo palazzo elegante che per un certo tempo aveva ospitato l'università di Buda, pi ù tardi fu la dimora dei palatini ungheresi, è stato ridotto in cenere nella lotta per la libertà nel 1848.- vedi storia -
Il castello di Buda dal 1867, anno del Compromesso, fino al 1945, tornò a diventare il quartiere del governo: prima era la residenza dell'imperatore e del re Francesco Giuseppe che ogni volta ci veniva da Vienna, poi del Governante.
A cavallo dei due secoli il castello reale fu ricostruito con lusso incredibile in occasione del Millenario della conquista della patria, ma nella Seconda Guerravenne tutto bruciato. L'ultima devastazione però salvava paradossalmente qualcosa. Sgomrando le rovine, i ricostruttori tendevano a proteggere i ruderi gotici e rinascimentali portati alla luce. Volevano conservare e far vedere la maggior parte dei ricordi del quartiere del Castello. Bastioni, mura, alcune fondamenta conservate in rovina, quaò e là ci sono ornamenti di edilizi, statue, fontane che rendono completa l'immagine odierne del quartiere del Castello.

I visitatori del palazzo nella parte meridionale . quella che ospita il Museo Storico di Budapest - trovano i bastioni restaurati, le mura, il Barbacan e il drande Rondello. Questi stabilimenti servirono alla difesa della fortezza medioevale. Intorno ad essi si estende un giardino signorile, ricostruito, pieno dei fiori preferiti dalle signore d'una volta: rosa, limone, fico, melograno, giglio e mughetto. I grandiosi cortile del palazzo sono decorati da statue fra cui la preferita è forse quella che sta al posto del ponte levatoio medioevale: la fontana della Caccia di Mattia innalzata alla memoria del grande re. Di fronte si vede la statua del Buttero ungherese che regge il suo cavallo. La statua equestre del famoso vincitore dei Turchi, il principe Eugenio di Savoya, uno dei riconquistatori del castello di Buda, guarda il bel panorama danubiana.
Il castello di Buda, residenza dei nostri re antichi, e che fu nel corso dei secoli il centro politico del Paese, oggi si è trasformato in centro culturale e turistico, protetto monumento d'arte. L'insieme monumentale degli edifici attualmente ospita tre musei e la Biblioteca Nazionale.

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