Un lungo week end a Budapest -primo giorno

La creatura prediletta del Danubio
Budapest


Una capitale orgogliosa e malinconica, imperiale e romantica. Una città elegante e affascinante, dove è bello vivere le emozioni del ricordo e le speranze del domani.

E molto difficile scegliere quale dei nuomerosi appellativi che la città ha avuto nei secoli le si attagli meglio oggi: - perla del Danubio - regina dei ponti, - Parigi del est, - ma non ci pare che abbia molto importanza visto che tutti ci danno l'immagine di una città suggestiva e romantica dove le epoche si avvicendano e si mescolano senza soluzione di continuità.
Passato, presente e futuro qui si fondono: Buda, con i suoi monumenti, ci offre le vestiglia del passato oltre che la rigogliosa natura; Pest, invece rigurgita di vita tesa al futuro, di aspirazioni di lusso, di boutiques e locali le cui vetrine possono competere con quello di Parigi, di Roma, di Milano.

Singolare la definizione di Budapest è troppo data da un politico: - Budapest è troppo capitalista per essere socialista e troppo socialista per essere capitalista. -

E comunque vero ancora oggi quello che ha affermato Thomas Mann il quale, - negli anni trenta, ha visitato piu volta l'Ungheria, - considerava Budapest la capitale piu elegante d'Europa.

Per scoprire questa eleganza che, nel popolo ungherese, non e solo esteriore ma piu profonda e intima, abbiamo bisogno, per la sola Budapest, di cinque giorni: due dedicati alla città - dentro la mura - e tre da dedicare alla Budapest - fuori le mure -. a Obuda e Szentendre, senza dimenticare qualche escursione nella cittadine situate presso l'ansa del Danubio.
Il primo giorno
Iniziamo la nostra "scopreta" di Budapest partendo da Szècheny Lànchid - Ponte delle Catene - il piu amato dagli ungheresi, forse perchè è stato il primo a collegare, nel 1849, le due città.

Dopo aver dato uno sguardo alla Clark Adam tèr -tèr sta per piazza - ed aver registrato mentalmente che ci troviamo nel quartiere del Castello, detto anche delle Fortezza di Buda, saliamo su uno dei vagoni riccamente decorati della Funicolare che ci porterà su sino a Szent Gyor tèr - Piazza San Giorgio - vicino al lato nord del Palazzo Reale.

Quello che troveremo sulla nostra destra è il Palazzo Sànder, ex residenza del presidente del Consiglio di ministri ed ex proprietà della celebre famiglia Sànder, famosa soppratutto per la gesta del Conte Mòric Sànder, detto il " cavaliere diabolico" per le sue geste temerarie e le spericolate evoluzioni a cavallo. Il giovane conte era capace di attraversare il danubio, durante la stagione dello scioglimento dei ghiacci, a piedi, saltando da un blocco all'altro.

Prendiamo una piccola stradina a destra, Szinhàz utca - utca sta per via - per giungere ad una costruzione in stile rococò austriaco: il Teatro del Castello, un tempo cappella delle carmelitane - nei pressi esisite ancora il convento di queste religiose - e nel medio-evo.- Chiesa dell'ordine dei francescani. E' a Giuseppe II, imperatore romano-germanico della casa degli Asburgo, che si deve la trasformazione della chiesa in teatro.
Proseguiamo verso la Disz tèr - piazza delle parate, - circondato da costruzioni in stile barocco, neoclassico ed eclettico, quello stile che, in poveri termini, racchiude diversi stili archittetonici; la maggior parte di queste costruzioni sono fatte dopo la cacciata di turchi invasori da Buda.
Imbocchiamo la Uri utca, una strada le cui case sono un vero e proprio museo di architettura e di storia.

Al numero 19 una porta di ferro immette su una scala di tre piani che scende nel famoso Labirinto della grotta del castello.
Le cantine e le grotte formano una fritta rete che percorre, sotto terra, tutto il quartiere a diversi livelli. Le grotte hanno tra cinque e i settecento anni e solo una parte è visibile, quello che ospita il Museo delle Cere.
Ritornati in superficie diamo uno sguardo al numero 31 dove si trova la sola strada in stile gotico del quartiere. Alla fine della Uri utca - via Uri - si erge un'imponente costruzione: l'antico Palazzo della Luogotenenza che ospitò la prima Dieta - riunitasi a Buda nel 1790 - Poco piu avanti si vede il Campanile della Chiesa di Maria Maddalena - o Chisa della Guarigione - Questa chiesa ebbe, nella vita di Buda, un ruolo molto importante al pari di quella di Mattia, il monumento gotico piu conosciuto della città. Mentre questa, infatti, era la chiesa dei borghesi, quella era la parrocchia degli ungheresi.

Prendendo a destra, dopo il Museo di Storia Naturale, giungiamo in via Tàncsics Mihàly tèr, una piazza su cui si affacciano splendide case medioevali.
Ma la piazza piu bella del Quariere del Castello è senza dubbio la Szenthàromsàg tèr - Piazza della Trinità -, dal nome del monumento erettivi - e piu volta ricostruito - per rendere grazie della fine di un'epidemia di peste. Non lontano si trova una statua di Atena-Pallade, opera di un artista italiano.
Sul lato est la piazza è delimitata dalla famosa Chiesa di Mattia, costruita nell'alto Medio-Evo e ricostruita dopo la invasione dei turchi. E' un'opera maestosa che va visitato, magari assieme al suo tesoro. Diversi re furono incoronati in questa chiesa e una coppia di re - Bèle II e Anna di Chatillon - vi ha trovato sepoltura.

Tutta Buda è cinta dal Bastione del Pescatori costruito tra il 1901 e il 1905 sulla collina della "Fortezza" di Buda che inquadra, tra l'altro una bella statua di Santo Stefano, primo re e fondatore dello Stato d'Ungheria.
Da ricordare che, dal 1986, i veicoli non sono autorizzati ad entrare nel Quartiere del Castello senza autorizzazione speciale.

Questo prima contatto con la città di Budapest ci è servito certamente per ambientarci e respirare un po' di antico.



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